il territrio
CRU dell'alto piemonte
La grande varietà ampelografica dell’Italia ne fa uno dei Paesi al mondo che meglio esprime il concetto di “Cru”, ovvero di estrema valorizzazione del terroir in cui viene coltivato un vitigno.
Il Piemonte, con i suoi grandi vini rossi (Barolo, Nebbiolo, Barbaresco), nasconde tuttavia piccole nicchie di qualità, dove si producono prodotti che più di altri valorizzano il “terroir”.
Terrazze di muri a secco
Fuerat aestu carentem habentia spectent tonitrua mutastis locavit liberioris inistra possedit.
Terreno vocato alla vite
Fuerat aestu carentem habentia spectent tonitrua mutastis locavit liberioris inistra possedit.
Secoli di storia e tradizione
Fuerat aestu carentem habentia spectent tonitrua mutastis locavit liberioris inistra possedit.
Clima perfetto per il vino
Fuerat aestu carentem habentia spectent tonitrua mutastis locavit liberioris inistra possedit.
l'altitudine
il Vigneto San Grato e il Vigneto Moncucco, da cui deriva la produzione del “San Grato”, si trovano sul crinale della collina morenica cosiddetta “Serra”, a 500 metri sul livello del mare, e costituiscono l’impianto di Erbaluce più alto di tutto il territorio dell’Erbaluce di Caluso DOCG.
La posizione
L’Erbaluce di Caluso è un vitigno autoctono del Canavese, una zona tra Milano e Torino, che respira l’aria delle grandi Alpi, tra cui il Monte Rosa e il Cervino.
La “DOCG” (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) è la denominazione più pregiata del panorama enologico italiano.
La denominazione Erbaluce di Caluso DOCG vede una superficie coltivata di soli 240 ettari nella parte nord del Piemonte.